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Vendetta

Mi scrivono: è difficile porgere l'altra guancia, quando, nonostante una persona abbia fatto il proprio dovere, viene ancora umiliata.
    Porgere l'altra guancia, nel contesto in cui parla Gesù, è l'esortazione a non vendicarsi. E' uno degli aspetti del nuovo spirito che Gesù è venuto a promuovere tra noi poveri uomini, per rendere la nostra vita meno pesante.
    Se ti vendichi, ti senti vile, e devi metterti continuamente in guardia, perché l'altro può vendicarsi a sua volta. Israeliani e Palestinesi non hanno imparato la lezione di Gesù, e sono destinati, se non la smettono, a distruggersi reciprocamente.

Gesù non porse l'altra guancia, quando fu schiaffeggiato. Reagì, tuttavia, e non deglutì amaro: "Perché mi schiaffeggi, se ho parlato bene? Se ho parlato male, dimostramelo!"

Io, quando sono offeso, ho sempre una reazione, contro chi mi offende. Che cosa fare?
Inghiottire amaro, e vivere costernato?
    Vendicarmi, rendendo pane per focaccia? E se chi mi offende, è più forte di me?
    Attendendo il momento opportuno per rendere la pariglia? Intanto io continuo a fantasticare la vendetta, oppure a poco a poco si dissolve la rabbia e mi accorgo che non val la pena rispondere a uno che ha avuto la vigliaccheria di offendermi?

Elaborare la rabbia davanti a Dio, sapendo che il perdonare, per quanto difficile, mi favorisce nell'essere "figlio di mio Padre"?
    Quest'ultima soluzione è la più difficile. Ma se, con l'aiuto di Gesù, mi ci abituo ad essa, nel mio cuore si fa pace, e poi... m'accorgo con meraviglia, che le offese non mi feriscono profondamente, come avveniva in passato.

GCM      04.08.02