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La battuta

Un metodo pratico e facile per scoprire l'intimo di una persona, è quello di far attenzione alle sue battute.
    Un esempio mi viene in mente ripensando a una cena di ieri.
    Si parlava di una costruzione faraonica progettata dal governo italiano. Tre le espressioni immediate:
    "La vedremo tra cinquant'anni".
    "Io allora scenderò a vedere".
    "Piuttosto tu salirai a vedere".

Chi aveva detto di scendere, dava naturalmente per certo di essere assunto in Paradiso, tant'è vero che ormai spontaneamente gli veniva di vedersi scendere.
    Chi parlava di salire, dava per scontato che il primo andava all'Inferno, o almeno in Purgatorio. Evidente era un suo gentile desiderio, frutto di aggressività.

Ma, ciò è ancora più chiaro,  il secondo "proiettava" non solo un'aggressività, ma una sua paura personale, una sua abitudine a pensare immediatamente all'Inferno, con il quale evidentemente aveva una certa familiarità.

Le battute sono lì lì per uscire nel modo meno riflessivo possibile. Sono materiale spesso usato, e quindi sempre pronto a essere adoperato. Sono le espressioni spontanee della personalità.

Gli psicologi si servono professionalmente di numerosi test di personalità. Sono le cosiddette prove proiettive, che essi applicano (dicono: somministrano) in un ambiente appartato, scelto e silenzioso.
    Noi, persone meno preparate, incontriamo continue occasioni per testare, non superficialmente, chi ci sta attorno. Le battute sono una delle occasioni privilegiate per capire l'intimo dei nostro vicini.
    E questo lo realizziamo non forzando nessuna porta per entrare, forse truffaldinamente; infatti con la battuta gli altri ci aprono spontaneamente e senza accorgersene le loro finestre.

GCM      02.07.02