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Sperare ancora

All'origine di molti stati europei troviamo la presenza di un cristianesimo esplicito. Non solo con Carlo Magno, ma anche con Isabella di Castiglia, all'inizio della Rus', ecc.

Anche per questo, l'Europa politica ha sofferto a causa dell'intrusione in essa del marxismo ateo, fino alla caduta del muro di Berlino. Il postcomunismo comporta ancora profonde movenze e causalità cristiane.

Alcuni critici della storia, pure oggi accusano il cristianesimo di essere stato la causa della caduta dell'Impero romano d'Occidente prima e d'Oriente poi.

Forse mi pare più corretto dire che l'Impero romano d'Occidente era in decomposizione non per l'avvento del cristianesimo (minoranza esigua nei primi due secoli), ma per debolezza e corrompimento dell'Impero stesso.
    Invece il Cristianesimo immise un seme di vita nuova nel terreno ormai marcito dell'Impero romano. Infatti una delle funzioni storiche del Cristianesimo è quella del trovarsi in situazioni sociali precarie e cadenti, e immettere in esse speranze diverse e vita nuova.

Questo lo stanno facendo le comunità di base nell'America Latina.

Questa funzione la Chiesa Cristiana è chiamata a svolgere nell'Occidente ormai corrotto di oggi. L'Occidente sta autodistruggendosi: aborti, fuga dalla maternità, matrimoni sterili tra omosessuali, preminenza del denaro e del benessere, divorzi, ecc. sono segni che stanno emergendo degli imperi prossimi a scomparire: vedi Babilonia, vedi Roma imperiale.

Anche oggi è il momento della speranza cristiana.

GCM 26.08.01