Il principio
Da dove cominciare per educare i bambini?
Due inizi errati: educare ai comportamenti prescritti; educare ai doveri morali, alla responsabilità.
Prima di parlare delle prescrizioni, è necessario nutrire la libertà. Una libertà amata e goduta, quando si è rassodata, cerca spontaneamente l'area di responsabilità.
L'indicazione ci viene indicata dal bambino. Per esempio, un bambino educato ad esprimere liberamente i propri desideri e le proprie attitudini, è portato naturalmente a scoprire ed ad applicare le leggi. Egli sta scarabocchiando, perché così manifesta la propria libera creatività. Con il procedere della sua attività, incontrerà delle difficoltà e chiederà aiuto. Chiedere aiuto: sottomettersi a piccole regole efficaci per produrre meglio. Ecco lo sposarsi della libertà con le regole, che, in questo caso, aiutano la libertà ad attuarsi più efficacemente.
Avviene altrettanto a livello di fede. Se Dio è presentato come il severo che ordina e punisce, la fede incespica.
In realtà Dio è Amore. L'unico suo mestiere è amare.
Educarci a scoprire l'amore di Dio, è l'inizio dell'educazione cristiana della fede, già nell'Antico Testamento gli Ebrei continuavano a cantare i benefici di Dio!
Abituarci all'amore e non alle leggi e alla severità, ci libera. Dio diventa familiare, vicino, amabile, buono. Allora le intime esigenze di Dio, che lo fanno così bello, caro e buono, diventano esigenze anche nostre. Spariscono i "doveri morali" pesanti, che vengono sostituiti dentro di noi dalle intime esigenze, che noi stessi assorbiamo da Dio e, quasi senza accorgercene, per osmosi, le facciamo nostre, le assorbiamo. Esse diventano lo stimolo a ogni nostro comportamento. Uno stimolo sereno, gioioso, necessitante con dolcezza.
Purtroppo siamo stati educati a prendere le mosse educative dalle leggi e dai castighi, anziché iniziare dalla libertà e dall'amore. Convertirci all'amore.
GCM 12.01.01
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