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Agire evangelico

La fede non è costrizione, ma è aiuto.
Quando la fede si confonde, sovrapponendosi, con la religione e ne riveste abiti ed esigenze, allora incombe il pericolo che la fede diventi costrizione.

La religione infatti da molti è vissuta quasi esclusivamente come un'agenzia di precetti morali e disciplinari. Precetti: quindi obblighi. Obblighi, quindi sanzioni, se l'obbligo non viene osservato.
Come la fede possa trasformarsi in un obbligo imposto da una religione, è difficile a spiegare. Di fatto la fede è adesione a un annuncio e alla persona che si fa garante di quell'annuncio. È adesione libera.

Però se la fede diventa un obbligo religioso, allora non soltanto si considera obbligo (obbligo di essere convinti?), ma è passibile di punizione colui che non si sottopone a quell'obbligo. Ed ecco fioccare inquisizioni con relative confische di beni e condanne a morte, scomuniche con relative punizioni e infamazioni, processi da Sant'Uffizio con relative pene morali e canoniche.

La verità di Gesù si impone da sé, per la forza dello Spirito e della Risurrezione.
Il Concilio Vaticano II° aveva ben compreso ciò ed espulse dai propri documenti i canoni e i relativi "anathema sit" (sia scomunicato).
Ma come la fede è aiuto? - Ne tratteremo in "aiuto della fede".

GCM 13.08.95