Gesù non è cancellabile.
Egli è entrato a far parte di noi, uno di noi, seminando dentro gli uomini la presenza attiva del Dio unitrino. Egli attua manifestamente la bontà e la misericordia del Padre.
Gesù è un fatto: nessuno può estirparlo di tra gli uomini. Nessun uomo, una volta concepito, può essere annullato: l'umanità è costretta, malgrado o buongrado, a unirsi al nuovo arrivato. Anche gli aborti sono parte di noi, uomini.
Gesù è un fatto incancellabile. Il Gesù concreto.. lui ammazzato e risorto. Dimenticarlo non si identifica con l'annullarlo: potrebbe esser perso per la nostra singola memoria, ma non è annullato in sé.
Gesù è patrimonio di tutti gli uomini. Ogni uomo gli è legato.
Però chi crede in lui, lo riconosce e lo usufruisce. Chi crede ha Gesù dentro di sé, assimilato.
La fede, in noi, occupa uno spazio della nostra persona, che neppure il peccato riesce a cancellare. Gesù resta in noi, come l'eterno bambino che dimora in noi.
Dono all'umanità, Gesù è pure dono a ciascuno di noi.
Noi possiamo dimenticarlo, il peccato nostro si illude di snidarlo ed espellerlo. Eppure lui resta radicato nella nostra persona, perché è carne della nostra carne.
Quando noi attuiamo la nostra conversione, egli rifiorisce nel nostro intimo, come pianta secca, apparentemente morta.
Ogni conversione: quella che approda al Padre da regioni lontane di bestemmie e di disumanità. E quella quotidiana, che vuol liberarsi dalle piccinerie e dalle stupidaggini di ogni giorno.
Gesù resta. Gesù è nostro per sempre, legato a doppio filo con la nostra schiera umana.
GCM 28.12.01