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Parla per amore 1

Dio sente il bisogno di parlarci di sé. Si apre a noi, creature, dopo essersi aperto al Figlio nella sconfinatezza dell'eternità. Si è aperto a noi, riversandosi totalmente nell'uomo Gesù, e mostrandosi a noi proprio nella persona di Gesù, nella sua parole e nella sua opere.
Dio si rivela non per vanità o per incutere paura, ma per amore. Alla fiera delle vanità e alla crudeltà delle paure sono adatti e sufficienti i re, o quei sottoprodotti dei re che sono i potenti in ogni settore della vita umana.

Dio si rivela per amore, perché padre, che amando trasmette ai figli della sua famiglia se stesso, la propria storia, le proprie ricchezze. La rivelazione di Dio è un'esigenza di famiglia.
In Gesù, dopo che in Adamo, in Noè, in Mosè, il Padre vuole ricostituire la propria famiglia sulla terra. In questa famiglia noi siamo figli davvero. Come figli abbiamo il "diritto" di conoscere la nostra origine, il nostro padre. Dio che, dopo la sua famiglia in cielo, vuole avere una famiglia in terra (e per questo ci ha creati!), è "obbligato" a manifestarsi.
La rivelazione di Dio è un "dovuto" atto di amore, conseguente alla creazione. Poiché l'amore che ha spinto Dio a crearci per costituire la sua famiglia, è la radice di ogni espressione successiva di amore, comprese la rivelazione e la provvidenza.

Il contesto della rivelazione del Padre si realizza nella profezia e in Gesù. è un contesto di amore familiare.
Quando gli uomini e le donne si sforzano di conoscere Dio (magari cadendo nelle sviste dell'idolatria o dei concetti filosofici) non fanno null'altro che obbedire al proprio istinto: quello di scoprire le radici della propria famiglia.

GCM, 06.06.03