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Un po' d'ordine

Gerarchia: prima Dio e poi il resto. "Dio è Padre, voi siete fratelli".
Gesù ci avverte che non si può servire a due padroni: o si ama l'uno e si odia l'altro, o si accetta questo e si abbandona quello. Nel contesto in cui Gesù esprime questi principi, vengono presentati in opposizione Dio e Mammona, ossia (come viene poi esemplificato) Dio e l'esaltazione della ricerca economica.

Allora si getta a mare l'economia?. No affatto. La soluzione del problema la dà Gesù: "Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia", l'economia sarà un'aggiunta per voi. Non negare, dunque, ma relativizzare.

Altrettanto troviamo espresso altrove nel Vangelo: Gesù non era idealista, era concreto ("fatto uomo!").
Per esempio leggiamo in Marco 10.28 ss.
Ivi si parla di abbandonare tutto in favore di Gesù e dell'autentico annuncio. Preso alla lettera, il brano sembra un invito alla totalità radicale, al nulla affettivo, alla miseria. Invece è soltanto un invito a ordinare le nostre pretese.
Nello stesso brano è evidenziato che ritorna a noi centuplicato quanto prima avevamo dato in affetto e in progetto.

È importante solamente ordinare:
Prima Gesù e il Vangelo.
Poi tutto il resto centuplicato eppure sempre precario, cioè continuamente minacciato (metà diogmòn). Sullo sfondo si erge la sicurezza della permanenza della vita, dove cesserà la minaccia del tempo, delle cose e delle persone.

Gesù non invita a perdere stupidamente, ma a ordinare i beni che Dio ci ha largito, lasciando però ogni pretesa di idolatria, ossia di stimare le persone e le cose più urgenti, e, perciò, più importanti di Dio.

GCM 28.05.02