I violenti
"Il Regno dei cieli è violentato, i violenti lo depredano". Un'esperienza quotidiana è la violenza. Una persona crea un'istituzione piena di idealità; subentrano poi i violenti, quelli che non hanno capito lo spirito della novità e rovinano il bene compiuto. Peggio: dopo averlo rovinato, lo criticano e abbandonano le macerie da loro prodotte, accusando per di più il creatore dell'istituzione come un inetto.
Noi lo sperimentiamo in ogni iniziativa. Gesù lo sperimentò sulla sua pelle. E ne soffrì, perché la sua iniziativa rivestiva un valore immenso, voluta dal Padre. Infatti proprio Gesù è il Regno dei cieli, ossia l'ineffabile regalità di Dio, diffusa nel mondo. Proprio Gesù soffrì la violenza dei suoi accusatori e dei suoi uccisori.
Il violento è sempre un pretenzioso. Entra con passo di elefante in una situazione creata faticosamente e lentamente da altre persone intelligenti e pazienti, crede - nella sua ignoranza - di aver capito i congegni dell'edificio, si pone nelle leve di comando, e applica nella nuova situazione tecniche che lui aveva superficialmente appreso in altri contesti, e s'adira se tutto non obbedisce ai suoi voleri. È tanto pretenzioso che se il creatore della nuova iniziativa gli indica come agire per farla funzionare, egli pervicacemente rifiuta ogni suggerimento.
Giuda Iscariota è un esempio lampante di un violento pretenzioso. E la generazione di Giuda è destinata a perpetuarsi. Eppure, alla fine, i miti possederanno la terra. La verità si fa strada. Purtroppo possederanno la terra, ricominciando pazientemente a ricostruire ciò che i violenti stavano distruggendo.
Però Dio è con i miti.
GCM 20.05.02
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