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Il tuo abisso

Sappiamo che il tuo amore vince sempre, perché tu sei Dio. Anche se noi cadiamo nell'abisso della nostra miseria e stupidità, tu sei con noi. Discendi nel nostro abisso. Gesù è davvero disceso negli inferi, quand'è disceso nella nostra carne mortale.
L'abisso della morte è meno profondo dell'abisso del peccato, della miseria e della stupidità. La morte libera da questi abissi. Gesù non evita l'abisso.
Discese agli inferi.

Tu, Gesù, sei con me anche quando mi avvolgo nei miei sentimenti di vendetta, di odio, di vergogna. Sei con me, quando i morsi della malattia mi prostrano.
Tu sei con me, dopo la tua discesa, perché sei stato con te nella tua passione e nella tua morte.
L'abisso mio mi infastidisce, e talvolta mi spaventa. Io fuggirei dall'abisso. Da me stesso. E quest'è il mio dramma e la mia lotta quotidiana. Sfuggire l'abisso, mentre tu sei disceso nell'abisso. Anche con il tuo potere di vincerlo e di superarlo. L'abisso il tuo nemico, che tu hai vinto con la tua risurrezione.

Siamo sepolti nella morte con Cristo, e con lui siamo risorti nella sua risurrezione.
Se appena ci accorgiamo della risurrezione o crediamo al Risorto, entra in noi il rinnovato dono dello Spirito Santo.
L'abisso è riempito di Spirito, poiché in esso è precipitato Gesù. In ogni abisso: quello della mia cattiveria, della mia ignoranza, dei miei errori, della stupidità di tutti i persecutori, piccoli o grandi, il papà e Hitler. L'abisso del mio peccato: tu sollevi il peccato del mondo.
Nell'abisso Gesù dunque entra. Perciò i perseguitati per la colpa di appartenere a una razza o a una religione, avevano la forza di cantare e pregare e ringraziare Dio nel procinto di entrare nella camera a gas.
Dall'abisso ho gridato a te, Signore. Ascolta la mia voce. Le tue orecchie accolgano il mio grido di aiuto.

GCM, 23.04.03