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Spirito e Stato

Lo Spirito Santo è efficace in noi, poiché è il dono di Gesù. Gesù non gioca a donarci balocchi, Gesù non largisce caramelle alla nostra golosità psichica, Gesù è una persona seria.

L'efficienza dello Spirito produce in noi amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, domino di sé. Ma perché l'efficacia dello Spirito si avveri, è necessaria la nostra partecipazione.
    Non possiamo comportarci come le persone che vanno dallo psicoterapeuta per non guarire, ma per avere dei palliativi e rimanere nello stato, in cui sono abituate e trastullarsi.

I frutti dello Spirito sono al pari nostra conquista e suo dono.

Domanda: lo Spirito Santo è destinato a portare i frutti, sopra ricordati, non solo nelle singole persone, ma anche nella società? Lo Spirito è efficace anche per la Pubblica Amministrazione?
    I frutti sello Spirito, se li osserviamo bene, includono sempre una valenza sociale. Che cos'è l'amore, tanto per esemplificare, se non è amore verso gli altri?

La Pubblica Amministrazione può essere irrorata e dinamicizzata dallo Spirito. È funzione dello Spirito, nella Trinità, essere dono reciproco e legame tra il Padre e il Figlio.
    Paolo di Tarso ci ricorda che ogni gruppo sociale (greco: pasa patrìa) deriva dalla Trinità, e, quindi, riceve in eredità lo Spirito Santo.

Perché la Pubblica Amministrazione sembra non troppo influita dallo Spirito Santo (il quale, va ripetuto, non è legato a nessun partito politico)? - Perché essa gli si sottrae. Volete la laicità pura? - Ebbene vi condannate a sottrarvi dallo Spirito.

Fino a che la laicità si sottrae al clero in quanto casta sociale, ciò risulta ottimo. Ma quando, con il pretesto di sottrarsi alla clericalizzazione, si sottrae a Dio, qui casca l'asino, con tutto l'irrispetto parlando.
    La Pubblica Amministrazione, che si aliena dallo Spirito, produce non i frutti dello Spirito, ma i frutti a noi ben noti.

GCM 19.05.02