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Tutto è bello

Il mondo è bello, ed essere tuffati in questo mondo, stimola e genera il sorriso.
     Il mondo è bello, perché canta la presenza di chi lo fece bello. Godere al veder scorrere le nubi, allo stormire delle foglie, all'ascolto del canto degli uccelli, è godere dell'opera di Dio. Godere dell'amore che ti offre chi ti sta accanto, ti stima e ti ama, è godere dello Spirito di Dio, che profonde l'amore, e risana l'odio che altri versano miserevolmente contro di te.
     Nella vita, soprattutto quando il silenzio ti accarezza come il palmo dell'amante che ti fa vibrare di dolcezza, si aprono dei momenti, nei quali la bellezza del mondo ti introduce talmente nel Dio presente, che tu gusti la bellezza di Dio.

Tutto fu creato secondo il Verbo, il Logos, il Progetto eterno di Dio. Il mondo è bello, perché è l'espressione di questo progetto. E quando il Verbo, il Progetto, si fa carne, in questa carne si riassume ogni bellezza, ogni stimolo alla contemplazione.
     Francesco aveva talmente accorpato la bellezza del mondo al Verbo ordinatore, che vedeva in ogni cosa un particolare della presenza di Gesù.
     Gesù è presente nel sole, nella sorella luna, nelle piante tanto, che questi sono in grado di lodare il Padre: un ritorno del Progetto, del Figlio, al Padre, come canto di liberazione e di sublimazione.

Nel recinto divino il Padre genera il Figlio, e questi ritorna al Padre; nel recinto creato, il Figlio presente nell'opera del creato, ritorna al Padre attraverso la lode.
     Tutto diventa lode: la colazione pronta, o l'uomo che sta facendo jogging, il bambino che gioca e l'automobile che mormora, la fronda che tremola e il sole che stenta a far capolino tra le nubi. Tutto è lode, perciò tutto è bello. Non un bello fisso, statico da guardare, ma un bello dinamico, che canta e danza il suo ritorno a Dio nella lode.

GCM, 21.08.03