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La doppia verità

Teologi e filosofi hanno discusso a lungo la questione della doppia verità. La domanda che li angustiava era: "Si può conciliare, ed eventualmente in quale modo, la verità che ci suggerisce Dio, che rivela principalmente attraverso la Bibbia, con la verità che risulta dalle scoperte della scienza?". Ricordiamo lo storico caso di Galilei.

      La questione ormai non si pone più così drasticamente. Infatti una più accurata conoscenza delle Scritture e un maggior approfondimento della scienza aiutano a scoprire che le due verità sono semplicemente due facce della stessa medaglia.       Anzi, è la stessa faccia della medaglia vista con la meraviglia dell'occhio di un bambino.

      Troviamo la stessa soluzione, non soltanto per i grossi problemi della scienza e della teologia, ma anche per i piccoli problemi che ciascuno di noi vive dentro di sé. Ma poi davvero questi problemi personali sono piccoli, dal momento che sono proprio nostri e che spesso coinvolgono i fondamenti della nostra unica irrepetibile vita?

      Le due verità, che ci angustiano sovente sono: io mi vedo, Dio mi vede. Io mi conosco, Dio mi conosce.

      Molto spesso queste due verità si presentano contrastanti. Ciò che io vedo e sento in me è lontano da ciò che Dio mi dice.
      La soluzione: guardarmi più attentamente e senza infingimenti (anche con l'aiuto della psicologia) e poi presentarmi alla luce della Parola di Dio, conosciuta però nella sua autenticità. Ed ecco scaturire la meraviglia: le due visioni si compongono in un'armonia dolce e profonda. Ciò che io vedo "sinceramente" in me è attagliato perfettamente con quanto Dio mi rivela.

      Purché quel "sinceramente" si divincoli da quanto mi propinano la società o la tradizione.

GCM         31.12.01