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Il nome di Dio

Una volta nello studio della teodicea e della teologia fondamentale, si discuteva sul "vero Dio". Il Dio dei cristiani era affermato quale il vero Dio. Gli altri erano falsi dei.
      Da allora è cambiato qualche cosa?
      Più esplicitamente: è la stessa cosa pensare all'uno o all'altro Dio? Poiché tutte le religioni sono uguali (almeno così molti affermano), allo stesso modo non è pure indifferente l'uno o l'altro Dio?

      Parlare del "vero Dio", non è la stessa cosa che trattare della "vera religione". Infatti Dio è Dio: qualunque cosa noi possiamo attribuirgli, qualunque nome noi ci azzardiamo di affibbiargli, lui resta sempre se stesso, oltre i nomi o gli attributi. Invece le religioni mutano con il mutare dei tempi e delle culture. Mentre Dio si oppone soltanto al non-Dio (che perciò non esiste), le religioni possono opporsi e confrontarsi le une con le altre.

      Di Dio non si può compiere nessuna scelta, perché è unico. Tra le religioni invece si può scegliere, indovinando più o meno.
      Dio è sempre se stesso, con qualsiasi nome si pretende di definirlo. Invece le religioni cambiando nome, cambiano anche connotazione e costituzione.
      Quale dunque il nome di Dio? Nessuno. Dio non è limitato o finito e perciò non può essere de-finito. Gli uomini cercano di dargli un nome, perché abbisognano di "concretezza materiale": essi sono corporei. Solamente per aiutare la piccolezza degli uomini, alcune persone particolarmente sensibili, sono state illuminate da Dio, che si sforza di svelargli il proprio nome, pur senza dir tutto di se stesso.

      Svelare il proprio nome è un atto di bontà di Dio, ma non è la "definizione" di Dio.       

      Tuttavia tre sono i nomi che gli uomini attribuiscono a Dio. Uno fu rivelato a Mosè: Yahweh. Uno a Gesù: Padre. Uno ci viene da Maometto: Allah. Nessuno di questi nomi descrive Dio completamente. Va tuttavia notato che tra quegli uomini che ci hanno rivelato il nome di Dio, uno solo è morto e risorto, perciò è il più credibile.

GCM 08.01.01