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Dio c'è

Qualche volta, viaggiando per le via d'Italia, ci si imbatte nella scritta: "Dio c'è".
Si può dimostrare con la nostra logica, l'esistenza di Dio?
No. Nonostante tutti i commoventi tentativi sperimentati in questo senso. Invece si può intuire che, per esempio, se esiste un creato, esiste anche un creatore. Ma lui sta oltre le nostre operazioni intellettive e sfugge necessariamente ad esse.

Per lo stesso semplice motivo non si può dimostrare neppure che Dio non esiste. Qualcuno riesce anche a convincersi che Dio non esiste, ma questa convinzione non ha alcun influsso su Dio, non lo cancella: Egli naviga beatamente al di sopra di quanto noi diciamo di lui.

Fa sorridere la pretesa dell'ateismo scientifico (tanto sbandierato anche in Italia nel periodo del socialismo reale), perché la scienza non può affermare nulla sull'oggetto Dio.

L'esistenza di Dio ci arriva non dalla logica o dalla scienza (che riescono al massimo ad ipotizzare l'esistenza di Dio), ma dalle cose. Dio esiste, come esiste ogni realtà, che non è creata dal ragionamento logico: il cosmo, la vita, l'amore …
Il metodo, che ci rende sicuri dell'esistenza di Dio, non è né quello logico, né quello scientifico, bensì la "fede". La fede, che è un bisogno fondamentalmente biologico umano. Alla fede, pura e semplice, Dio si mostra.

Fede semplice. Gesù diceva: "Gli angeli dei bambini stanno presso il Padre". Ossia: i bambini sanno Dio, con un sapere istintivo, diretto.
Per aiutare o indirizzare la fede in Dio, il mondo è stato provvisto di profeti e di poesia, di intuizioni e di Gesù. Gesù per noi costituisce la certezza che esiste Dio, Padre di Gesù e Padre di tutti noi.
La Risurrezione di Gesù scombina le nostre logiche, ma anche le arricchisce superandole, e confermando l'esistenza di quel Dio, che risuscita Gesù da morte, non apparente ma reale: morte certa, da sepolcro. Toccando il Risorto, si tocca Dio.


GCM 10.02.01