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Svezzato o allattato?

Nella traduzione italiana (che dipende dalla traduzione latina, che dipende dalla lingua ebraica, che dipende …) di un Salmo, si legge che noi ci abbandoniamo a Dio "come un bambino svezzato".

Forse i traduttori non sono stati mai madri e non hanno avuto le preoccupazioni dello svezzamento. Il bambino svezzato non acquista, ma perde il periodo felice degli abbandoni nelle braccia della madre.

Allora erra la Bibbia?- No. Cadono in una svista i traduttori. Il verbo originario non va inteso come "svezzare", ma come "terminare l'allattamento".
In altre parole: le madri che allattano, al termine della poppata, sentono il bambino che si lascia andare abbandonato e greve nelle braccia che lo sorreggono. Quasi sempre il bambino è talmente rilassato che cade in un sonno beato.

La svista dei traduttori: non "un bambino svezzato" (che ha finito il periodo dell'allattamento), ma "un bambino appena allattato" (che ha terminato l'atto della poppata), che è un'altra cosa e che più si adatta al senso della frase.

GCM 07.12.01