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Stampino per preti

"Quell'altro confessore mi ha detto una cosa diversa da ciò che Lei dice. Perché non dite tutti la stessa cosa?".
     Sembra proprio che nel vivere quotidiano la varietà delizi (varietas delectat), mentre nel recinto di fede, la varietà spaventi. Perciò si pretenderebbe che i preti fossero tutti ritagliati con un unico stampino.

I seminari spesso furono pensati (così anche i noviziati) come una macchina stampatrice, per sfornare preti e frati in fotocopia o in clonazione.
     Formare, per certe mentalità, doveva corrispondere a buttare le persone dentro uno stampo, dove la persona venisse macerata per poi essere foggiata in serie.
     Formare non era considerato come aiuto alla persona per essere semplicemente se stessa e per ricavare da sè le potenzialità tutte intere. Anzi era un ridurre le persone (soprattutto le più dotate) a comune denominatore, tarpandone le qualità migliori, per avere in mano un gregge belante, e non linci, elefanti, leoni, gazzelle.

Le persone sensibili e vere, sono colpite e attratte da preti e da frati e da suore autentici, che hanno sviluppato la propria personalità indipendente dalle strettoie di una formazione standardizzata, e dipendente invece dallo Spirito Santo, che è spirito di libertà. Questi preti e frati e suore, sono stimati e amati dalla gente, e devono pagare lo scotto di essere invidiati e combattuti dalle strutture o dai colleghi.
     Per fortuna il Padre non è costretto a giudicare le persone secondo le costituzioni o le regole degli istituti, più o meno religiosi. Se si fosse attenuto alle regole dei "suoi" sommi sacerdoti di venti secoli fa, non avrebbe approvato Gesù.
     Non è tenuto a giudicare gli uomini nemmeno secondo le regole di venti secoli dopo.

GCM  27.12.03