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Eresie

Perché le eresie, le divisioni lungo tutto il corso della storia della Chiesa?
     La Chiesa è il corpo di Gesù. Noi tralci di lui vite. "Io sono con voi tutto il tempo".
     Gesù è centro, presenza, propulsore.
     Or bene, leggendo i resoconti delle eresie, sia di quelle dei primi secoli, sia di quelle successive, una cosa risalta in evidenza: le idee su Gesù prevalevano sulla presenza di Gesù. Si opponevano tra di loro le idee su chi era (metafisica!) Gesù e si trascurava la reale presenza di Gesù. Le idee (filosofia e teologia) su Gesù facevano scomparire Gesù dalla sua Chiesa.
     Allora la lotta per la prevalenza di un'idea su quella dell'avversario. Da qui la radicalizzazione dell'idea (una semplice intuizione, che da ipotesi si trasformava in affermazione assoluta), e l'idea radicalizzata diventava ossessione, paranoia, eresia, lotta, separazione.

Il parlare di Gesù, a scapito del parlare a Gesù, cancellava Gesù dalla Chiesa; perdeva allora quel vigore dello Spirito Santo che manteneva la presenza di Gesù nel cuore della sua Chiesa e di ciascuno di noi.
     Gli eretici pregavano davvero? E, se pregavano, pregavano Gesù oppure la propria immagine di Gesù?

Diversa da quella degli eretici è la posizione dei santi. I santi hanno Gesù prima di ogni idea su Gesù.      Le loro idee su Gesù nascono dal Vangelo e dalla loro esperienza di preghiera: là agisce fervida l'opera santificatrice dello Spirito di Dio.
     Per il santo, ed anche per noi, peccatori che desiderano convertirsi, la presenza di Gesù appassiona tanto che le idee su Gesù sono semplici aiuti ad esprimere la tensione e - talvolta - il fuoco interiore.
     La speculazione può farci traviare, l'esperienza di preghiera guida a lui!

GCM, 02.09.03