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Informarsi

Circolano catene di devozionismi: catena di S. Antonio, preghiere di S. Brigida, coroncine ai santi, suppliche varie raccomandate.

Hanno in comune alcuni elementi: preghiere e pratiche da svolgere, promesse di benefici immediati e finanziari, minacce se non ci si attiene alle norme prescritte …Il buon senso è sufficiente per comprendere la statura mentale di chi propaga queste pratiche, in nome di qualche santo o di qualche Madonna, la quale, poverina, non ne ha alcuna colpa.

La cosa può soddisfare chi ha agganciato la propria anima ai devozionismi o che non può campare senza aver fatto certe sue devozioni: evidentemente non è ancora riuscito a distinguere le cose essenziali dalle inutilità. Sono scelte che vanno rispettate, per quanto suscitino commiserazione.Ma quando alcune persone si riferiscono a te per chiederti informazioni su queste pratiche e sai che quelle persone frequentano chiese e catechismi, allora la faccenda diventa preoccupante.


Se poi, inoltre, un sacerdote, cui vengano chieste informazioni di questo tipo, risponda che deve telefonare ai competenti di curia per averne risposta, allora la faccenda è catastrofica.

Infatti noi cristiani siamo così poco imbibiti, permeati, impastati di Parola di Dio, da non avere una immediata reazione spontanea (Spirito Santo!) contro certe devianze.

Dove sta quel "non avrete bisogno di maestri"? Dove si è ficcata la sensibilità cristiana dei nostri cuori, se di fronte a certe piccinerie vogliamo avere una rassicurazione curiale? Dove sta l'unzione dello Spirito, se siamo turbati da una coroncina?

La nostra vera informazione nasce da un bagno continuo nella Parola di Dio.


GCM, 07.01.03