Santità e istituzioneLa Chiesa è la certezza visibile e tangibile che Dio anche oggi è umano e soccorrevole. La Chiesa, per soccorrere l'uomo, nelle sue necessità spirituali principalmente, deve essere umana, cioè visibile. Dove si oscura la Chiesa, si oscura uno dei modi con cui Dio ci è sempre accanto. Se ci conosciamo davvero, sentiamo la necessità di essere perdonati e di perdonare:la Chiesa è il luogo privilegiato del perdono di Dio.
Purtroppo anche molti storici della Chiesa, privilegiano - talvolta esclusivamente - la storia dell'istituzione, o peggio ancora dell'organizzazione. In realtà la storia della Chiesa più importante - essenziale più dell'organizzazione e dell'istituzione - è la storia della santità. La santità del Padre, partecipata agli uomini è la essenziale ossatura, l'anima reggente della Chiesa. Mentre la storia dell'istituzione diventa subito visibile al mondo (nelle sue benefatte e nelle sue malefatte), la santità, per diventare storia della Chiesa, deve attendere la morte del santo.La santità non viene riconosciuta, spesso e troppo frequentemente, dall'istituzione. Anzi è noto il fatto che il santo viene guardato con sospetto. Eppure è il santo che sostiene la Chiesa, perché è in lui e nei sacramenti che agisce principalmente lo Spirito di Dio. Tra istituzione e santità è necessario il connubio, affinché la Chiesa sia salvezza per l'uomo.
Avviene che il connubio è sempre cercato dal santo autentico, che pur di essere fedele all'istituzione visibile, si sottopone anche a molte sofferenze. Immaginiamo un istante come sarebbe cambiata la storia dell'umanità se l'istituzione del tempio avesse accettato il connubio con il santo Gesù! GCM 20.08.02
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