HOME

Home > Chiesa SOSTEGNO > Articoli 2001 > Festa

Festa

      Un momento importante per la nostra fede è la festa. Distruggiamo la festa e soffocheremo la fede, rendendola asmatica.
Purtroppo spesso le stesse norme sociali, soffocano la festa, ritualizzandola o imponendola.
      La festa è il respiro gioioso di una comunità. Però se guardiamo le facce oscure di alcune persone che "santificano" la festa, durante la messa domenicale, certamente non scopriamo in esse la festosità della festa, cioè l'essenza della festa. Per molti cristiani (e per moltissimi liturgisti!) la festività della domenica è il giorno della morte.
      Nessuna meraviglia quindi che la sciata in montagna, la gita in auto, l'assiepamento nello stadio rappresentino l'unico misero rimasuglio della festività del cuore.

      La festa cristiana è festa totale, piena, vi si annette perfino Dio: e forse nessuno se ne accorge.
      Confrontando la festa cristiana con altre feste religiose, e ancor più con feste laiche, possiamo apprezzare la nostra festa.

      Presso la laicità la festa si esaurisce nel presente e nell'orizzontale: mia piace il ballo e lo sballo, la partita e l'orgia. Terminata la festa ho chiuso tutto e mi tocca attendere qualche tempo prima che arrivi la prossima occasione.

      Presso molte religioni, e non solo etnologiche, la festa si riallaccia a un mito delle origini. Attraverso la festa i partecipanti si elevano verso il mito.

      Presso gli Ebrei, la festa si rifaceva al mito, però nel mito si scorgeva la mano di Dio, presente nella storia del suo popolo.

      Presso i Cristiani, la festa non è orizzontale e conchiusa, non si riallaccia a un mito, né trova Dio che solamente accompagna la storia. La festa è con Gesù, il Dio fatto storia nell'Incarnazione. Quindi la festa è partecipazione a Dio, attraverso la concretezza di Gesù, morto e risorto e presente.

      Parola di Dio ed Eucaristia non sono feste collegate solamente a un ricordo delle origini, ma sono feste garantite da una presenza.
      Dio incarnato e risorto è l'essenza della nostra festa. Ma quanti se ne accorgono?

GCM 27.10.01