Semplice e austera la facciata. A capanna, in laterizio, si presenta divisa in due parti.
La parte superiore, calda e luminosa, è alleggerita da cinque particolarissimi occhi rotondi e da un semplice rosone ed è decorata da archetti pensili, di ascendenza romanica, che vengono ripresi anche nella parte inferiore. La parte inferiore è mossa da sette arcate ogivali, sorrette da otto pilastri di pietra addossati alla parete ed è riccamente ornata dal bel portale di Andriolo De Santi (1344) e da quattro arche pensili (primi del '300) sormontate da baldacchino archiacuto. Le arcate ogivali sono motivo tipicamente veneto, presente anche a Padova, nella Basilica di Sant'Antonio (v. a lato), in quella degli Eremitani e nella distrutta Sant'Agostino. |
|
Le fiancate, quella orientale (unica scoperta) e quella occidentale (visibile dal chiostro), sono ritmata dalle finestre e da lesene in corrispondenza dei contrafforti. Dal chiostro si possono ammirare anche il transetto e il campanile Lungo la fiancata orientale: breve tratto di strada romana. Sulla parete del braccio destro del transetto: resti quasi illeggibili di un affresco che decorava l'interno dell'Oratorio della Concezione, qui addossato. |
|
Una vista molto suggestiva su transetto, campanile e abside, si ha anche da C.trà Motton San Lorenzo. |
L'opera, di modesta fattura, è di importanza storica, essendo certamente uno dei più antichi affreschi conservatisi a Vicenza (cfr. anche la lunetta con san Francesco sulla porta di accesso al campanile e la Deposizione della terza campata sinisra) |
A sinistra del portale, entro una nicchia, resti di un affresco di modi che non ignorano Giotto pur nelle riminiscenze bizantineggianti, raffigurante la crocifissione. Dell'affresco è conservata soltanto la parte alta, nella quale sono visibili oltre al Cristo, due angeli e due altre figure (Maria e Giovanni?, Chiara e Francesco?). |