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I restauri del 1839 

La litografia di Giovanni Pividor, realizzata intorno al 1850, mostra la sistemazione del Tempio con i restauri del 1838-39.

Non ci sono le attuali travi longitudinali che, per garantire una maggiore staticità al Tempio, saranno collocate durante i restauri del 1904-14 .

L'altare maggiore, separato dalla navata da una balaustra, presenta ai lati due ingressi al coro e, sopra, molto imponente, un gruppo scultoreo composto da tre figure. Non facilmente leggibile il soggetto: la figura centrale ha la sagoma di un angelo, ma potrebbe anche trattarsi del gruppo Madonna tra S. Francesco e S. Lorenzo (ora in chiostro)

Si possono notare le acquasantiere che nel 1939 saranno sostituite con le attuali, a forma di conchiglia, in onore del poeta Giacomo Zanella

Nella seconda campata a sinistra è collocato il monumento di Brunoro Volpe (stessa attuale collocazione).

Nella terza campata a sinistra si intravvedono le colonne ioniche scanalate del monumento di Leonardo Porto e figli, proveniente dall'abside maggiore, dove sarà ricollocato con i restauri del 1904-14.

Nella terza campata di destra, l'altare Capra presenta la mensa, che sarà tolta nel 1937, quando sarà riaperta la porta "per favorire il deflusso dei fedeli" (Mattellini, 2008). Riaperta, perchè la porta, aperta fino al 1598, fu poi chiusa proprio per costruire l'altare Capra

Nella quarta campata di destra si intravvede il monumento funebre a Ippolito Porto, monumento che, nel 1914, sarà spostato nel presbiterio, accanto a quello di Leonardo Porto e figli.

Nella quinta campata si vede di scorcio l'altare Canati, trasportato poi, coi restauri del 1904-14, nella quarta campata di sinistra.

Non c'è traccia, in questa litografia del Pividor, del pulpito marmoreo di cui il Tornieri nota amaramente la distruzione, nella generale devastazione del Tempio operata dalle truppe napoleoniche. Nella sua cronaca, alla data 2 dic. 1797, annota che, entrato in chiesa, vede "niun vestigio di pulpito che era di marmo". Evidentemente nel 1839 il pulpito non fu ricostruito. Se ne costruirà più tardi uno in legno addossato alla quarta colonna di destra, come evidenziato da una foto Alinari di fine Ottocento.

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