Attività fino al 1796

Fin dal loro insediarsi in S. Lorenzo, i Frati provvidero, grazie agli aiuti di molti benefattori, ad abbellire e a rinnovare, quando ritenuto necessario, il Tempio.

Naturalmente vi svolgevano anche il loro ministero: celebravano le messe e le varie funzioni, amministravano i sacramenti e predicavano o anche si adoperavano perché predicatori illustri svolgessero la loro opera.
Tra questi vennero a S. Lorenzo: San Bernardino da Siena (1423 e 1443), S. Giovanni Capistrano (1450), Francesco della Rovere poi Papa Sisto IV.

S. Lorenzo divenne anche un centro di spiritualità. Documenti ci assicurano che già fin dal secolo XIV funzionava presso il Convento una scuola di teologia.

Il Terz'ordine è presente già dal 1299 (Brogliato).

"Non risulta dai documenti che durante il sec. XIV a S. Lorenzo si sia verificato lo stato di grave decadenza riscontrato, più o meno, in tutti gli antichi monasteri vicentini.
I Minori continuavano a godere grande popolarità come dimostrano le numerose eredità testamentarie". (Mantese)

Nel 1360, i frati erano 10;
7 nel 1411;
una ventina nel 1534,
ma solo 12 nel 1562
e 14 nel 1651

"Credo che pochi conventi vicentini del '700 abbiano perduto d'importanza come quello di S. Lorenzo.
Infatti nei capitoli del Seicento la sua comunità si aggirava sulle 15 unità mentre alla fine del '700 essa non contava più di 5 o 6 sacerdoti con qualche fratello coaudiatore.
In uno degli ultimi capitoli, se non proprio l'ultimo, celebrati dai Padri Conventuali, quello del 10/04/97, una quindicina di giorni prima dell'ingresso dei Francesi, i frati (solo sacerdoti, che firmavano l'atto capitolare; gli altri frati pur presenti non firmavano) erano soltanto sei".(Mantese)

"I Frati Minori Conventuali [comunque] trascorsero a San Lorenzo una vita serena e laboriosa fino al 1796 allorchè, come orde sterminatrici, s'abbatterono sulla città le soldatesche francesi": questa l'amara costatazione di P. Antonio Sartori (cfr. La chiesa di S. Lorenzo in Vicenza. Cenni storici, p.29).