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Patrizia 17

24.07.12
Caro Padre ho letto la sua riflessione  e mi è sorto spontaneo questo pensiero:  chi è troppo preso da se stesso, per cui vede solo le sue miserie e prova  troppa pena per le sue sofferenze, non  può sicuramente provare misericordia per gli altri, nè mostrarsi solidale con chi soffre. L'egoismo è proprio una brutta malattia, ci rende ciechi e sordi alle necessità altrui!
Penso a Gesù a tutte le volte che lui ha mostrato e mostra misericordia verso di noi. Provo una tenerezza infinita e una grande  riconoscenza: Lui, Dio, vede quando siamo stanchi,  sfiduciati , delusi, disperati ed è lì, sempre  pronto a prestarci aiuto, anche quando lo rifiutiamo si preoccupa per noi , trova mille modi per guidarci ,  scava dentro di noi e  porta alla luce tesori nascosti.
Ne ho avuto prova anche  ier,i quando  ho avuto modo di ascoltare la testimonianza emozionante di una ragazza. Una malattia, che l'ha costretta a vivere su una sedia a rotelle,  l' ha portata a provare odio e rancore  verso Dio ritenendolo colpevole del suo stato.  Ma Dio non l'ha abbandonata. Attraverzo esperienze significative ed incontri con persone ricche di fede è riuscita ad accettare la sua situazione  e ad essere una testimone del suo amore. Come per  San Paolo odio e rancore si sono trasformati in amore incondizionato verso Dio.
Buona giornata Patrizia