Patrizia 1724.07.12 Caro Padre ho letto la sua riflessione e mi è sorto spontaneo questo pensiero: chi è troppo preso da se stesso, per cui vede solo le sue miserie e prova troppa pena per le sue sofferenze, non può sicuramente provare misericordia per gli altri, nè mostrarsi solidale con chi soffre. L'egoismo è proprio una brutta malattia, ci rende ciechi e sordi alle necessità altrui! Penso a Gesù a tutte le volte che lui ha mostrato e mostra misericordia verso di noi. Provo una tenerezza infinita e una grande riconoscenza: Lui, Dio, vede quando siamo stanchi, sfiduciati , delusi, disperati ed è lì, sempre pronto a prestarci aiuto, anche quando lo rifiutiamo si preoccupa per noi , trova mille modi per guidarci , scava dentro di noi e porta alla luce tesori nascosti. Ne ho avuto prova anche ier,i quando ho avuto modo di ascoltare la testimonianza emozionante di una ragazza. Una malattia, che l'ha costretta a vivere su una sedia a rotelle, l' ha portata a provare odio e rancore verso Dio ritenendolo colpevole del suo stato. Ma Dio non l'ha abbandonata. Attraverzo esperienze significative ed incontri con persone ricche di fede è riuscita ad accettare la sua situazione e ad essere una testimone del suo amore. Come per San Paolo odio e rancore si sono trasformati in amore incondizionato verso Dio. Buona giornata Patrizia
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