Patrizia 1101.07.12 Ho danzato ieri sera, tutto bene, il teatro pieno! Ero solo un po' agitata, solo un po'. Ma a differenza di altre volte ero serena, non mi interessava la perfezione nel movimento, o nei passi, non importava la bella figura. Era soltanto un'espressione di gioia per la conclusione di una fatica, per il risultato di un impegno di gruppo portato a termine. Seguire la musica, esprimersi con il corpo,... niente, più del movimento, può esprimere le nostre emozioni. E poi, fin dai tempi più antichi, è anche preghiera, la danza. Che dolce consapevolezza: tutto ciò che di bello noi possiamo fare, viene da Dio, è un suo dono e, quando noi mettiamo a frutto i suoi doni ,gli rendiamo onore. Ed è sorprendente, che ognuno di noi può farlo a suo modo, con la sua sensibilità. Non conta la perfezione, altrimenti, saremmo tutti uguali. Penso che Dio non ci vuole tutti uguali e ci ama nella nostra unicità. Ringrazio Dio per questo e per tutte le possibilità di espressione che ci ha donato: la parola, la musica, i colori, la danza.
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