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10 Patrizia

18.05.12

Tra indignazione e pietà mi trovo davanti l’ignoranza. Proprio stamani una persona, che talvolta anche accede all’Eucarestia, mi chiede se ieri, durante l’omelia ho parlato del serpente e dei serpenti. Ho anche capito che tutti coloro che non la pensano come lui, sono serpenti. E poi dice che il serpente, creato seicento anni prima di Adamo, tentando fa il suo mestiere, perché Dio l’ha creato. Al mio semplice dirgli che, quando parlo alla Messa, mi interessa Gesù e il Vangelo, e che nella Bibbia il serpente è un’immagine, anche quando è effigiato sotto i piedi di Maria, egli obietta: il Vangelo l’hanno scritto gli uomini dopo cento anni dalla morte di Gesù!

Da quando  Gesù è nel mio cuore e nei miei pensieri, mi sento serena, in un modo mai provato prima e vorrei che tutte le persone, con cui entro in contatto, ma soprattutto le persone, a cui tengo particolarmente, potessero provare, anch 'esse, quello che io provo. Allora mi capita spesso di parlare con entusiasmo  di Gesù , del Vangelo, di libri che ho letto sull'argomento , ma non è  facile . Mi trovo davanti a persone che, senza documentarsi, fanno delle affermazioni illogiche e prive di fondamento e non credono a quello che dico,  quasi per  partito preso. A volte considerano l'argomento Gesù ,alla stregua di qualsiasi altro banale argomento di conversazione o nel migliore dei casi fingono un interesse che non c'è, magari solo per farmi contenta. Come si fa a mettere Gesù sullo stesso piano di grandi uomini del passato,  grandi si, ma soltanto uomini!
  Ma, quando mi succede di incontrare una persona che non vedo da tempo  e che mi dice che, nonostante  problemi gravi, è serena perchè la fede la aiuta molto ,allora è una gioia grande,perchè ti trovi a parlare la stessa lingua  e a condividere , con qualcuno che comprende ,l'amore per Gesù e la fiducia in Lui